non sono un mendicante di chimere
un pescatore a rete di tutto il credo nel folto rio stellare
gli Dei che cercano gli altri lascio campare
nelle loro città splendenti di cui guardiamo poesia
non sono intossicato di sogno o cantilene
ne bevo etere con stupri visivi su ogni foglio
ma cerco la magia di un abbraccio caldo
d’un cuore sopra il mio
un sorso appena di amore vero
quello che ti cambia il ritmo dei respiri
una via di pietre lontana dall’Inferno
la pista di decollo per le ali
che lo spirito prova da quando è nato
sono fermo al km 25
passioni divenute metafore
fumo di candele in chiese con lampadine elettriche
di cui le ginocchia hanno perduto il ricordo
sono innamorato di te
auto sfrecciano buttandomi in faccia piombi di benzina
i tuoi capelli
i tuoi occhi
sfiorami con la tua voce l’orecchio
se sapessi quante notti insonni
sulla banchisa del porto
dove ho preso casa
per guardarti tornare da me
come la marea
come i sogni
con le onde salate
profonde quanto le lacrime nella bocca
ebbra di vino