vuoi solo sapere perché ti trovi qui
capire come si dividono le ombre sulla pelle nel buio
quando cade la pioggia dove finiscono le gocce
come se fossi un assetato sopra una duna di sabbia
in preghiera per il miraggio d’acqua
vuoi cose di cui nessuno scrive sui libri
sensazioni di lame nel calco d’acciaio d’un coltello
che solo amore impugna
perché quelli che partono dalla tua vita lasciano appena l’impronta
mentre tu vorresti avere la stanza della vita piena delle loro voci
bevi fiumi d’alcol davanti ad una finestra aperta
anni per guardare in quella che credi la direzione giusta
non hai sposato la tua chimera avevi paura
adesso corri cercandola sulle sillabe dei ricordi balbettando
il tanto fardello è un prezioso acquisto dicono i vecchi
potessi lasciarlo ad un altro sarebbe fortuna
ma gli esercizi con la morte ti riconoscono l’ardore
con cui la tempesta nel capo combatte il fuoco della carne
ci saranno altri dopo a pregare per la tua anima
questa sconosciuta matrice che urla alla materia il suo dovuto
mentre qui si riposa solo per fame
altrimenti è una dannata insonnia di desio